Santa Teresa di Riva è una località balneare “abbracciata” dai fiumi Savoca e Fiumara D’Agrò e baciata alle spalle dalle splendide colline siciliane sulle quali si stagliano panorami stupendi e ricchi di agrumi, uliveti e di tutti i profumi che rendono speciale la nostra terra. La caratteristica che rende speciale questo paese è il mare. Di un blu intenso, che lascia spazio ad una natura ancora incontaminata e molto estesa.
Le origini di Santa Teresa di Riva non sono molto chiare, si fanno risalire all’epoca dei Fenici.
Sembra che, negli antichissimi secoli un nucleo di fenici si sia stabilito sulla sponda sinistra del torrente Agrò, proprio sotto Savoca, in quella zona dell’entroterra del quartiere Barracca compresa tra Bolina, Catalmo, Scorsonello e Cantidati, fondandovi la città di Phoenix, chiamata così in onore della patria lontana. La città di Phoenix essendo situata alla foce del torrente Agrò, per le enormi quantità di terriccio e detriti che le acque portavano a valle, per le continue incursioni dei pirati, si spopolò.
Gli abitanti tendevano a rifugiarsi sulle alture dando origine a nuove forme di vita urbana. Ecco che nasce la città di Savoca. Questo dovette accadere intorno al 1200-1300.
Da questo momento in poi la cittadina di Savoca divenne molto fiorente e prosperò per diversi secoli fino a quando, verso il 1500, gran parte della popolazione con la cacciata dei pirati riscese a valle formando un agglomerato urbano denominato Marina di Savoca.



TRADIZIONI e CURIOSITÀ
Secondo alcune leggende Santa Teresa di Riva darebbe i natali alla famosissima “brioscia” Questa buonissima preparazione “cû tuppu” (la parte superiore, simile ad una pallina) ha la sua singolare origine a Santa Teresa di Riva, nella Costa Meraviglia. Leggenda vuole che la brioscia sia stata realizzata dal cuoco Francesco Procopio dei Coltelli, vissuto tra il 600 e il 700, ispirandosi al seno di una donna di Santa Teresa.