A mezza collina, su un monte tondeggiante, in prossimità dell’omonimo rivo, sorge il paese di Pagliara. In siciliano viene detta ``Pagghiara ntù pizzu tunnu``.

La storia Pagliara affonda le sue radici in un tempo lontano. In queste terre stanziarono gli eserciti degli antichi romani, quando la Sicilia Orientale era cuore pulsante dell’impero Romano.
Intorno all’anno 1000 dei pastori provenienti dall’allora casale di Nisi, alla ricerca di una zona dal clima più mite, si stabilirono nell’alveo dell’allora torrente Santa Caterina (oggi torrente Pagliara) dove costruirono delle case fatte di paglia e rami, le cosiddette “pagliare”. Da qui il luogo fù denominato “Casale Tuguriorum”. Viene citato dai documenti storici fin dal 1134 e già dal 1695 conquista la sua autonomia e raggiunse la massima prosperità artistica ed economica, nel ‘700, grazie alla coltivazione ed alla lavorazione in vari mulini del baco da seta.
La Vallata del torrente Pagliara fu teatro, nella Seconda Guerra Mondiale, di una cruenta battaglia tra le forze nazi-fasciste sconfitte e quelle anglo-americane. Qui fu fermata la ritirata tedesca e furono fatti prigionieri due loro battaglioni, grazie all’ostacolo naturale che le colline della zona presentano e al percorso sinuoso del fiume.
Dell’attuale territorio comunale fanno anche parte le frazioni di Locadi e Rocchenere.


TRADIZIONI e CURIOSITÀ
La fondazione del Tempio si fa risalire alla prima metà del VIII secolo durante la persecuzione iconoclasta quando, alcuni monaci greci fuggiti dall’Oriente per effetto dell’editto emanato nel 730 dall’Imperatore Leone III l’Isaurico, trovarono rifugio in questa vallata.
Nel ‘500 è stata costruita la grande Chiesa – Monastero di S. Maria di Polimenon (oggi San Sebastiano), con ampie navate, profonde cripte e decorazioni a stucco all’interno, posta sulla riva destra del Torrente Pagliara.
In essa si pratica il rito di Santa Romana Chiesa e anche quello della Chiesa Orientale e cioè di San Basilio Magno e di San Giovanni Crisostomo.
In essa c’erano i seguenti altari: maggiore, di San Sebastiano, del Santissimo Crocifisso, di Santa Maria di tutte le Grazie, di San Michele Arcangelo, di San Carlo Borromeo e di San Giuseppe. Le origini del Tempio sono storiche e leggendarie allo stesso tempo.

