TOP
Image Alt
le maestosità della

Natura e percorsi

Costa Meraviglia non è solo mare: spostandosi verso l’interno e salendo un po’ più in alto, potrete ammirare siciliana la natura in tutto il suo splendore: dalla Valle d’Agrò alle Gole del fiume Alcantara, dalle passeggiate tra i boschi ai bagni nei rivi collinari.
01 anello
anello 02

Dopo un bagno rinfrescante non vi resta che indossare gli scarponcini da trekking e respirare a pieni polmoni l’aria incontaminata!

Camminare i Peloritani

Sentiero Antica Mulattiera

Le vallate

Gole dell’Alcantara

Isola Bella

Gole della Santissima – Fiumedinisi

Un corridoio naturale, dove a tratti il passaggio si restringe a qualche metro tra una natura rigogliosa e varia. Le colline circostanti il borgo sono solcate da fiumi che hanno inciso profonde valli e gole, una di queste è la Gola di Fiumedinisi o della Santissima.
Con l’auto si procede per circa 9 Km in direzione di Contrada Pedaria – santuario Santissima. Superato l’abitato si devia per una stretta strada asfaltata che affiancando il fiume risale per i tornanti della vallata, superato un piccolo ponte ciclabile si arriva nella fiumara della Santissima. Qui si parteggia e si prosegue a piedi, inoltrandoci lungo il greto, verso la gola le cui acque negli anni 20’ furono convogliate nell’acquedotto di Messina.
La stretta gola ricorda quella dell’Alcantara, ma a differenza di quest’ultima non presenta i tipici basalti colonnari. Lungo le alte pareti crescono alberi che sfidando le leggi della gravità formando una copertura arborea mozzafiato, che conferisce a questo luogo una magica atmosfera di inquietante bellezza. La gola è chiamata anche col nome di Valle degli Eremiti per le nicchie usate come giacigli per la notte. Questo canyon, nato dal lento lavoro di erosione, è lungo circa un chilometro e finisce davanti ad una ripida frana. Usciti dalla gola l’occhio è attratto dai numerosi forni lungo le pareti della fiumara e da una piccola chiesa. Sono i testimoni di un rito che si celebra ogni anno nella prima domenica di settembre: la Festa della Santissima. Anticamente i pellegrini salivano con i carretti sostando in preghiera, la notte del sabato sotto la chiesa: “u santuariu”. La veglia veniva interrotta dalla cena con carne di pecora cucinata in questi forni. La domenica, dopo la funzione religiosa, i pellegrini si cimentavano negli antichi giochi della cultura contadina: il tiro con la fune,”a pignata”, l’albero della cuccagna ecc.

img11
img49

La Pineta di Savoca

Vicino al centro abitato di Savoca si estende per diversi ettari la Pineta di Savoca, che dolcemente digrada verso l’omonimo torrente e “tagliata” nel mezzo dal torrente Abramo, ricco di sorgive naturali. Oltre ai pini, predominanti, sono presenti diverse specie arboree fra cui l’acacia, il pioppo e la quercia. Vario e di straordinaria bellezza il sottobosco.
La pineta, raggiungibile dalla marina in pochi minuti, offre dei percorsi pedonali, delle aree attrezzate e – per gli amanti della natura – itinerari di trekking. Va rimarcata la presenza di una struttura intesa “arrosticarne” incastonata nel verde e che costituisce un unicum. La stessa può essere utilizzata per fini ricreativi e didattico-ambientali da gruppi e/o associazioni su apposita richiesta inoltrata al Comune di Savoca.

Ai margini della pineta, in un edificio moderno e funzionale, sorge la sede comprensoriale del Corpo Forestale Regionale, avente competenza territoriale sui Comuni della zona.

Giardino di Redenzione di Antillo

Al centro dei colli Peloritani, circondato da monti a modo di anfiteatro, a circa 3,5 Km dal centro abitato di Antilloil Giardino di Redenzione si inserisce armoniosamente in un’idilliaca e lussureggiante vegetazione, offrendo al visitatore squarci di grande suggestione. Qui i paesaggi incantevoli e la quiete predispongono naturalmente al raccoglimento, alla meditazione, alla ricerca del sé, e alla distensione.

Il percorso per giungere in questo luogo è un meraviglioso e suggestivo alternarsi di querce, castagni, peri, pini, fichi, ulivi, ginestre e quanto la natura, nella sua generosità, ha voluto predisporre per questi luoghi.

Il Giardino di Redenzione è un’importante struttura per attività socio-religiose sorta per iniziativa della locale comunità parrocchiale, guidata dal sacerdote Mastroeni Egidio e realizzata grazie al contributo di moltissimi benefattori. All’interno del Giardino c’è la “Casa della Provvidenza” con 17 camere che possono accogliere da 24 a 40 persone, con servizi in comune e privati; i locali sono riscaldati con pompe di calore.

In pratica esistono già funzionali ed eleganti strutture dove vengono spesso organizzati, durante tutto l’anno, a cura di parrocchie, associazioni ed enti: ritiri, convegni, seminari di studio, soggiorni climatici e giornate di solidarietà per disabili, malati ed anziani. L’opera, inoltre, grazie agli ampi spazi nel verde di cui dispone (circa tre ettari di superficie), offre ad ospiti e turisti comodi parcheggi all’ombra, un angolo di verde attrezzato per i bambini, un campo di calcetto, appositi spazi per picnic dotati di gazebo, tavoli, sedili, barbecue e forno a legna.

Gole dell'Aranciara

Situate tra i comuni di Limina e Casalvecchio Siculo, le “Gole Ranciara” così denominate per la presenza nella vallata di alberi di arancio che in dialetto locale si definisce “ranciara”, rappresentano una delle più belle espressioni di erosione carsica di tutta la Sicilia.
Le “Gole Ranciara” si trovano nel versante Ionico dei Monti Peloritani e dalla “Montagna Grande” che domina tutta la vallata d’Agrò, si origina l’omonima fiumara che si estende per circa 18 km tra zone in cui il suo corso è di tipo torrentizio (a valle) e zone in cui al contrario si presenta estremamente selvaggio ed impervio (a monte).
Le “Gole Ranciara” sono facilmente raggiungibili percorrendo la provinciale che dalla riviera Ionica porta in direzione Antillo, e più precisamente poco prima del bivio per Casalvecchio Siculo.
Lungo una gola molto aperta, un divertente percorso acquatico vi farà vivere emozioni uniche con un passaggio ingrottato, lo scivolamento da una cascatella-toboga ed un finale spettacolare con discesa su corda da una cascata di 25 mt tra pareti alte quasi 100 mt. Il cammino richiede l’abilità di saltare da un masso all’altro, di arrampicarsi e di sapersi muovere con prudenza tra i sassi del percorso fluviale, una buona preparazione fisica, e tanto spirito d’avventura!

Anello del Nisi

La valle del Nisi e’ collocata nella provincia di Messina sul versante jonico ed è composta da piccoli paesini rivieraschi che risalgono ai primi anni del ‘900 e da incantevoli ed antichissimi borghi collinari. Le origini della vallata sono preistoriche e negli anni prende forma sviluppandosi intorno ad uno dei più importanti monti della catena di Peloritani (Monte Scuderi). Oggi quei luoghi sono tutelati dalla “Riserva naturale di Monte Scuderi e di Fiumedinisi” . L’acqua è uno degli elementi fondamentali che accompagna con numerose fonti e sorgenti fino al mare. Una delle caratteristiche dei percorsi presenti nella provincia di Messina è questo contatto diretto e continuo tra mare e monte che rende questi luoghi di una straordinaria bellezza. Nasce così L’anello del Nisi, che coinvolge i borghi di Alì Terme, Alì, Fiumedinisi e Nizza di Sicilia, ed accompagnerà i camminatori in un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi che hanno fatto la storia della nostra terra.

La Valle del Ghiodàro

Definita dallo scrittore francese Roger PeyrefitteLe vallon le plus joli du monde”, la Valle del Ghiodàro rappresenta oggi uno dei tesori culturali e naturalistici siciliani più importanti. Dominata dalla presenza del Monte Kalfa, prende il suo nome dal fiume Ghiodàro che l’attraversa. Il territorio della Valle, la cui denominazione significa “dono della terra”: fu abitato dai Greci, dai Bizantini, dagli Arabi e dai Romani.
Da Letojanni, volgendo lo sguardo a monte, un bivio s’inerpica lungo il corso del fiume, rivelando una natura ricca, nella quale vengono praticate attività di motocross, mountain bike e trekking. Lungo il corso del fiume si possono ammirare numerose piccole cascate che hanno formato degli incavi nella pietra sagomata dal perenne scorrere dell’acqua e che hanno assunto colore rosso sangue, a causa dei minerali contenuti nel terreno.

La Valle dei Santuari Mariani

Oggi l’intera Vallata è un luogo di spiritualità che accoglie tre Santuari dedicati alla Santissima Vergine: S. Maria della Libera a Melìa, la Madonna della Catena a Mongiuffi e la Madonna dell’Aiuto a Roccafiorita, in grado di richiamare pellegrini proveniente da tutta la provincia e inseriti all’interno di itinerari mariani che presto potrebbero essere dichiarati Patrimonio dell’Umanità.

Sentiero naturalistico Taormina – Forza d’Agrò

Il sentiero naturalistico è tornato alla luce grazie all’opera di volontari, che seguendo il tracciato delle antiche mulattiere e trazzere (scurzaturi) hanno recuperato quei sentieri che in passato si usavano percorrere a piedi o a dorso d’asino, per accorciare le distanze. Frequentata dai numerosi turisti internazionali in visita a Taormina e Letojanni, la vallata attorno al fiume Ghiodàro rappresenta uno scrigno ricco di proposte che impreziosiscono l’offerta turistica della costa jonica messinese.

You don't have permission to register