Limina è un piccolissimo centro abitato, posizionato a circa 550 metri sul livello del mare, sui monti che guardano verso lo Jonio, ai piedi del Monte Kalfa.
Il nome del paese deriva dalla parola latina limen, nel significato proprio di confine, limite. In passato, infatti, questo territorio aveva rappresentato il punto di confine tra il Messina e Taormina.
Al tempo degli antichi romani, nel 260 a.C., durante la Prima Guerra Punica, i Cartaginesi, dopo aver attraversato i Monti Peloritani tentarono di attaccare la riviera ionica. Tuttavia le milizie Romane affrontarono il nemico nei pressi di Limina, dando vita ad una cruenta battaglia e riuscirono a respingerli.
Nel 1610 il Marchese di Limina, Pietro Balsamo ricevette dal re la licenza di popolare il vicino feudo allora nominato Acqua Grutta, dando vita al borgo oggi conosciuto con il nome di Roccafiorita.
Nel 1812 in Sicilia viene abolito il Feudalesimo, il Marchesato di Limina viene soppresso, l’ultimo marchese fu Giovanni Colonna Branciforte.


TRADIZIONI e CURIOSITÀ
Il paese è ricco di una ampia tradizione di canti popolari in lingua siciliana, recentemente raccolti dal liminese Sebastiano Saglimbeni, (veronese d’adozione) in una raccolta letteraria.
Limina ha dato i natali a Giuseppe Cavarra che è stato un poeta, scrittore e drammaturgo, oltre che un attento studioso dei dialetti siciliani antichi, in specie della sua terra d’origine.