Antillo è immerso nell’alta vallata del fiume Agrò, sul versante ionico dei monti Peloritani. Qui la natura, squisitamente montana, conserva tutte le caratteristiche della Sicilia antica, quella che delle tradizioni ha fatto uno stile di vita da osservare e tramandare. Il Paesello nasce tra i monti più alti della zona: la Montagna Grande, il Pizzo Vernà, il Pizzo Cute e il Monte Paiano.
Il nome “Antillo” pare possa, etimologicamente, provenire dalla lingua latina (Ante-illum= avanti di quello: riferito a Casalvecchio; Tantillus= piccolino= tantiddu o anche senza la T= Antiddu).
L’abitato copre le pendici di una collina che, nella parte alta, può essere definita monte e che è sormontata da una maestosa roccia, quasi verticalmente squarciata, accolta nello stemma del Comune, anche se presentata da un’angolazione secondaria. Tale sommità rocciosa prende il nome della sottostante contrada Castello ed è perciò chiamata “Rocca Castello”.


TRADIZIONI e CURIOSITÀ
Le tre sagre (del granturco, della castagna, del maiale e del cinghiale) organizzate dal Comune di Antillo, già da qualche anno, incontrano il favore del pubblico testimoniato dalla presenza di migliaia di visitatori che in tali occasioni raggiungono Antillo da ogni parte della Sicilia (e non solo) per gustare ed apprezzare la genuinità dei sapori antichi di questa generosa terra.